I chiudiporta: sicurezza e comodità in un unico oggetto

A volte può bastare davvero poco per aumentare la comodità e la sicurezza all'interno delle nostre case.
Da questo doppio punto di vista, il chiudiporta si rivela uno strumento particolarmente utile per due motivi che sono facilmente intuibili:
- innanzitutto, rappresenta una barriera in più a difesa della nostra sicurezza perché ci impedisce di dimenticare la porta o il cancello aperti (per fretta o per distrazione);
- in secondo luogo, rappresenta un aiuto non indifferente a livello di comfort perché, di fatto, chiude la porta al posto nostro.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche ideali di questo strumento e qual è la procedura corretta da seguire quando si deve eseguire la sostituzione di un chiudiporta usurato o rotto.
I modelli di ultima generazione: addio al cambio dell'olio
Rispetto a quanto accadeva con i modelli più datati, i chiudiporta di ultima generazione hanno il corpo sigillato e non comportano quindi la necessità di cambiare periodicamente l'olio.
Rimane il fatto che, a causa del cambiamento della temperatura esterna durante l'anno, alcune piccole regolazioni a cadenza periodica siano comunque indispensabili in modo da adattare perfettamente il chiudiporta al peso e alle caratteristiche della porta o del cancello su cui è stato installato.
La viscosità dell'olio, infatti, cambia sensibilmente tra estate e inverno.
La sostituzione del chiudiporta: tutto quello che bisogna sapere
La prima cosa da fare quando il chiudiporta è talmente usurato da rendersi necessaria la sua sostituzione è scegliere, con grande attenzione, il nuovo modello in base alle caratteristiche della porta.
In particolare, è consigliabile verificare che il chiudiporta nuovo abbia i fori di fissaggio compatibili con quelli esistenti o, in alternativa, sia dotato di una base sufficientemente ampia da garantire, una volta montato, la copertura dei vecchi fori praticati sulla porta.
In seguito alla sostituzione di un chiudiporta è possibile, inoltre, scegliere il modo con cui installare quello nuovo: l'applicazione standard prevede che il corpo sia montato sulla porta e che il braccio svolga la propria azione sul muro o sul bordo della porta.
In alcuni casi specifici, di solito per motivi dettati dal poco spazio a disposizione o per questioni puramente estetiche, è possibile montare il chiudiporta al contrario, in modo tale che il braccio agisca direttamente sulla porta.